L’Ultima Torcia (LUT per gli amici) è un gioco di ruolo fantasy in cui avventurieri tutt’altro che eroici affrontano, con spade rugginose e archi storti, imprese più grandi di loro. E se (quando?) riescono a sopravvivere, è solo grazie al loro ingegno e alla collaborazione tra i membri del gruppo!
È spesso definito un Dungeon Crawler o, più genericamente, un Old School, ma in realtà non è facile da incasellare in una singola categoria. Inoltre, è un’opera molto vasta, composta da 15 moduli (più altri, usciti e in uscita solo in formato digitale, più anche alcuni LibriGame) ognuno dei quali, non solo amplia l’ambientazione e estende meccaniche e regole, ma offre un taglio, dei temi e un’esperienza di gioco peculiare e specifica.
La scatola base contiene tutto il necessario (regolamento, ambientazione, avventure, bestiario e perfino personaggi pregenerati) per lanciarsi subito in cerca di fortuna nella Landa chiamata La Baronia del Grifone. I vari moduli vi faranno andare a caccia di folletti, satiri e gnomi, affrontare orrori da incubo, gareggiare a chi abbatte il mostro più grosso e cattivo o in sfide di sopravvivenza all’interno di enormi dungeon, entrare a far parte di un esercito, darvi alla pirateria (o alla caccia ai pirati!)… E così via!
Tutto questo cercando sempre di ricordare che non importa se ormai, dopo decine di missioni, siete famosi e vi sentite forti, non importa se avete salvato intere Lande: due frecce di goblin, un appiglio che salta durante una scalata o un fendente di spada ben assestato da un orco, possono porre fine alla vostra esistenza. Ovunque. In qualsiasi momento.
In LUT, infatti, cercare di evitare uno scontro, filarsela a gambe levate o altre gesta (poco!) eroiche simili sono scelte strategico-tattiche perfettamente ragionevoli, anche qualora dovessero compromettere la buona riuscita delle missioni! E chi lo realizza troppo tardi, potrebbe trovarsi a dover compilare una nuova scheda personaggio, da solo o insieme a tutto quello che poco prima era il party.
Per fortuna la creazione dei PG è snella e veloce. Ed ecco che, in pochi minuti, le torce (e anche il resto dell’equipaggiamento) cadute ai più sprovveduti, o sventurati, possono essere raccolte dai nuovi arrivati, desiderosi di continuare l’avventura.
Scheda Tecnica (by D&Dario)
Giocatori: da 1 a 6, più il Master. Però: 1+Master solo se si dispone di regole speciali (contenute in un modulo) e 6 PG sono tanti
Durata: valido sia per one-shots sia per campagne multi sessione attraverso una intera Landa (o che coinvolgono più Lande)
Complessità: 2 torce (su 5)
Cosa mi serve? Manuali, schede, matite, dadi poliedrici (consigliato avere qualche d10 extra)
Obiettivo: sopravvivere e migliorare le condizioni del proprio avventuriero e del gruppo scoprendo, nel corso delle varie avventure, la storia e i segreti delle Lande, e plasmandone il futuro
Genere: low fantasy, come base ma poi, nei vari moduli anche high(er), horror, natural, piratesco e altro ancora
Contenuti: cappa e spada, magia, dungeon crawling, sopravvivenza, esplorazione di terre selvagge, recuperare tesori, intrighi e tradimenti
Pro
Alta mortalità: ogni scontro può risultare fatale. La suspense è sempre alle stelle e il gioco rimane avvincente, anche via via che i personaggi progrediscono
Regole semplici: le regole sono poche e le meccaniche semplici. Il Quickstart (incluso nella scatola base) è giocabile senza dover leggere nient’altro e l’impegno richiesto a chi vuole iniziare a giocare è praticamente nullo
Chiavi in Mano: ogni modulo (inclusa la scatola base) contengono molte avventure, pronte da giocare!
Creazione PG semplice e rapida: creare il proprio avventuriero richiede pochi minuti. Ergo, un giocatore a cui è stato appena sbranato vivo il PG può rientrare in gioco praticamente subito
Si “vince” (o si muore) in gruppo: sfruttare i punti di forza del gruppo nel suo complesso e creare sinergie è fondamentale per ottenere buoni risultati (ad esempio: salvare la pelle!). Questo stimola molto la discussione e la collaborazione al tavolo e incentiva tutti i giocatori a partecipare attivamente
Ambientazione ricca e articolata: le varie Lande sono diverse per tono e temi, ma le trame che vi si sviluppano possono essere collegate. Si può, infatti, giocare una mega campagna in cui gli esiti di avventure di gruppi diversi, in Lande diverse, si influenzano a vicenda, dando origine a una vera e propria epopea
Contro
Alta mortalità: è caratteristico del gioco, ma potrebbe non piacere. Ad esempio giocatori abituati a grossi investimenti emotivi sui propri PG, potrebbero essere infastiditi se questo viene tagliato in due da un Orco o si sfracella giù da un dirupo
Poca varietà di razze e ruoli: la “scatola base” offre 3 razze e 5 ruoli ovvero non molte combinazioni possibili (soprattutto rispetto ad altri giochi). Tuttavia i moduli di espansione ampliano la scelta, fino a ben 6 razze e 12 ruoli
Metagame Allowed Here: per sfruttare al meglio le sinergie interne al gruppo, i giocatori si confrontano e approntano strategie. Questo, seppur integrato nelle meccaniche e coerente con l’esperienza di gioco, può non piacere a chi invece preferirebbe non “uscire” mai dal personaggio durante la sessione