Keith Parkinson, scomparso prematuramente nel 2005, è stato un pilastro dell’illustrazione fantasy, lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo degli appassionati di giochi di ruolo e non solo. Nato in California, la sua passione per l’arte si è intrecciata fin da giovanissimo con quella per la fantascienza, un connubio che lo porterà a esplorare mondi immaginari e a dar vita a creature mostruose e eroi leggendari.
La sua carriera è legata indissolubilmente a quella di Dungeons & Dragons, il gioco di ruolo che ha rivoluzionato il mondo del gioco. Parkinson, insieme ad altri grandi artisti come Jeff Easley, Larry Elmore e Clyde Caldwell, ha contribuito a definire lo stile visivo di D&D, creando immagini iconiche che sono diventate un punto di riferimento per generazioni di giocatori. Le sue illustrazioni, caratterizzate da un realismo morbido e da una palette di colori caldi, hanno popolato le copertine di manuali, moduli e avventure, dando vita a un mondo fantasy ricco di dettagli e atmosfere evocative.
Ma il talento di Parkinson non si è limitato a D&D. Ha lavorato per numerose case editrici, illustrando romanzi fantasy, creando concept art per videogiochi come EverQuest e Guardians, e persino disegnando carte per Magic: The Gathering. La sua capacità di dare vita a personaggi e ambientazioni uniche lo ha reso uno degli illustratori più apprezzati del suo tempo.
Purtroppo, la sua carriera è stata interrotta prematuramente dalla malattia. Nonostante la sua scomparsa, l’eredità di Keith Parkinson continua a vivere attraverso le sue opere, che continuano a ispirare nuovi artisti e a far sognare gli appassionati di fantasy. Le sue illustrazioni sono più di semplici immagini: sono finestre aperte su mondi immaginari, dove eroi e mostri si confrontano in epiche battaglie.