Negli anni ’80, un fenomeno noto come “panico satanico” si diffuse negli Stati Uniti, coinvolgendo principalmente i giochi di ruolo, in particolare Dungeons and Dragons, ma anche l’heavy metal e i film dell’orrore. Questo movimento fu innescato dalla reazione conservatrice in seno alla società, che si scagliò contro tali forme di intrattenimento.
L’origine di questo panico può essere fatta risalire al 1979, quando un giovane di nome James Dallas Egbert III, appassionato di D&D, scomparve e successivamente morì. I genitori di Egbert sostennero che la sua tragedia fosse da attribuire al gioco, ma in realtà il ragazzo stava lottando contro la depressione. Nel 1983, un altro giovane di nome Irving Pulling si suicidò, e sua madre, una fervente cristiana conservatrice, incolpò il gioco di ruolo. In seguito, avviò un’organizzazione contraria a Dungeons and Dragons, intentò una causa contro l’azienda responsabile del gioco (senza successo) e iniziò a diffondere l’idea che D&D promuovesse pratiche oscure, dal satanismo al cannibalismo, al voodoo. Promosse attivamente la sua causa distribuendo pamphlet contro il gioco di ruolo nelle scuole, nelle chiese, presso le stazioni di polizia e ne fornì copie ai media. Questi sforzi scatenarono il panico tra milioni di genitori americani.